7 Sins

7 Sins: per vincere bisogna peccare
Immaginatevi un uomo qualunque con una sola aspirazione…il potere; ora immaginatelo povero ma con la volontà di usare qualsiasi mezzo per arrivare al suo scopo e quando dico qualsiasi è proprio il termine esatto. I soldi portano potere ed il potere porta la gloria; soldi potere e gloria non possono che portare due cose: successo e soprattutto donne! Tutto questo è 7 Sins, sono i 7 peccati reincarnati in un'unica persona e pronti a prendere il controllo della nostra vita; Montecristo ci presenta proprio questo, in un mix tra lo stile di The Sims, Singles 2 e Playboy The Mansion.

La conquista di Apple City
Senza soldi anche ad Apple City nessuno regala nulla tanto più a un perfetto sconosciuto, così non potremo che iniziare la nostra scalata al successo partendo da un lavoretto come commesso in un negozio, casualmente di articoli femminili ed è questo particolare che stravoilgerà molti equilibri. Se vogliamo guadagnare soldi dovremo prima far guadagnare il nostro capo e per far questo dovremo usare qualsiasi mezzo, falsità, provocazioni e tradimenti inclusi; scoprendo i punti deboli delle nostre vittime non sarà difficile farle addolcire ed è a quel punto, quando saranno cotte di noi, che i soldi arriveranno. Da povero commesso la nostra vita deve prendere una piega diversa e cosa meglio di un programma televisivo per avere potere, notorietà e soldi? Le nostre missioni, sempre ben distinte si svilupperanno attraverso vari luoghi chiave della nostra Apple City, con obiettivi sempre più difficili ed impegnativi. Questo è solo l’inizio perché la scalata al potere è ancora molto in salita. Il vero fulcro del gioco sono le fasi di abbordaggio conquista e passione che vengono segnalate a video tramite un indicatore che sale o scende a seconda del rapporto che avremo con la nostra “preda”; basterà intuire il carattere del personaggio per portare l’indicatore abbastanza velocemente fino al livello passionale ma con altrettanta velocità uno schiaffo per una parola troppo spinta potrebbe rovinarci tutto il corteggiamento.

I giochi nel gioco...
Questo è l’andamento generale in 7 Sins che però viene spesso interrotto da mini giochi molto esilaranti camuffati da espediente per spegnere la troppo eccitazione o il troppo stress. Non possiamo non citare Pear Harbour, minigioco nel quale dovremo colpire gli insetti urinando o il contapecore (vedi screenshot n° 2) nel quale dovremo salvare le pecore da un brutta fine durante un nostro sonnellino improvvisato nel bagno. Troveremo un totale di 20 minigiochi, da quelli più demenziali, a quelli più a sfondo erotico (mai eccessivo) primo tra tutti la ricerca del punto G! La vittoria nel minigioco può corrispondere alla disponibilità di nuovo denaro, alla buona riuscita di un amplesso o allo sfogo di stress e nervosismo, cosa fondamentale nel gioco in quanto se verremmo troppo stressati o eccitati le nostre reazioni saranno incontrollabili e la missione dovrà ricominciare.

Che società peccaminosa
Sarà stato destino ma il nostro personaggio smanioso di successo e soldi non poteva che capitare ad Apple City, capitale del peccato stando a guardare la società che ci vive; trans, sadomasochisti e signorine “facili” non si nasconderanno, anzi saranno la vera chiave di riuscita di una o l’altra missione. In 7 Sins i ragazzi di Montecristo hanno messo il meglio del peggio, rendendo l’aria altamente peccaminosa non solo dal punto di vista della lussuria; gli altri 6 peccati sono li pronti a venir fuori rubando i soldi dalla cassa del negozio, schiacciando un pisolino nel bagno, strafogandosi di alimenti o facendo a gara a chi è il più bello o il più ricco. Basterà un click e l’indicatore del peccato si illuminerà, restando così in evidenza fino ad una nostra buona azione. Anche se in quantità minime rispetto a quelle peccaminose, azioni come ordinare la libreria e lavare i piatti ci faranno una coscienza più angelica.

The Sims e i suoi figli
Il gameplay di 7 Sins ha nel dna lo stile di The Sims, riconoscibile nel modo di rapportarsi dei personaggi e nel modo di parlare dei protagonisti, anche qui con un accento sconosciuto; il titolo di Maxis non si spingeva così immoralmente ma, in effetti non esiste un titolo che lo avesse fatto in precedenza. La serie Singles aveva aperto una nuova strada, quella dell’erotismo e della passione più esplicita, ma 7 Sins va ben oltre. Se anche l’occhio vuole la sua parte (basta voyeurismo!) veniamo più che accontentati con un prodotto veramente ben curato dal punto di vista grafico, i personaggi sono stati molto ben modellati e riprodotti ognuno con una caratteristica personale mai ripetuta. Quello che sorprende è il lavoro svolto nelle movenze, molto ben curate in ogni occasione (vedere il nostro spaccone ballare la macarena è più che esilarante) rendendo il gioco molto piacevole e molto più duraturo. Le ambientazioni sono anch’esse di buona fattura e ben caratterizzate dandoci la possibilità di sfruttare molte possibili interazioni; bisogna allo stesso tempo però sottolineare la poco precisione nei dettagli come quando ad esempio il nostro protagonista mangia o beve qualcosa senza nulla di visibile nel piatto o nel bicchiere. The Sims su questo lo si può definire ad un altro livello ma Montecristo non puntava di certo su questo ed in verità nemmeno noi.